che restarmene a meditare su chi non ha certe fortune che io possiedo, seppur mischiate ai guai, era atteggiamento che m’avrebbe portata dritta contro un muro senza appigli, l’ho sempre saputo..
e molte sono state le volte in cui ci sono arrivata, a quel muro.. molte quelle in cui mi ci sono appoggiata, facendo finta che m’abbracciasse.. e poi tante altre.. volte in cui l’ho preso a pugni.. volte in cui mi ci sono aggrappata per poter avere l’idea d’un perpetuo movimento, nel mio inevitabile scivolar giù..
oggi provo a percorrerlo in lunghezza..
da qualche parte porterà..
vado a riempirmi gli occhi per poter raccontare ciò che ho visto a chi la fortuna di vedere non possiede..
fossero anche le stesse pietre dello stesso muro ad accompagnarmi in eterno, allora, beh..
(allora sarà di quelle che racconterò..)
[... ché la fortuna non è il muro, ma il tuo passo... che un piede dopo l'altro spinge] ˜
RispondiEliminanon riesco a smettere di smettere di crederci, a volte.. che forse è solo un modo come un altro per poter poi ricominciare.. da ognuno di quei passi.. come se fosse il primo.. ¤
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