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ci sono sere in cui strido come unghie graffiate su una lavagna..
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sere in cui questa stanza bianca non basta a lasciarmi respirare..
sere di pioggia cessante che si va svaporando in nebbia prematura..
sere di fine estate alla cui porta inverno abbia bussato..
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e io..
io strido come questa nebbia che c’è (dentro) e non c’è (fuori)..
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sembra quasi che il tempo si sia prodotto in un memorabile salto in lungo..
e che sopra un’intera stagione sia volato..
Ti consiglio unosplendido filmdi Wim Wenders,"Il cielo sopra Berlino".
RispondiEliminaSe non lo hai visto guardalo: sono sicuro che ti piacerà..
non l'ho visto.. ma sono andata a leggermi la trama ora.. grazie di avermelo segnalato, davide.. (sì, penso che mi piacerebbe vederlo.. e forse lo farò).. un sorriso a te.. milena
RispondiEliminaCi sono sere in cui ci si sente così. Sono le lunghe sere nere in bianco, come le pareti, ma con le vanità del rosso. Dormire sembra uno schianto sul cemento.
RispondiEliminacome se qualcosa fosse finito prima di cominciare..
RispondiElimina...o mai cominciato, solo immaginato.
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