isolo l’esperienza..
la circondo piano..
ma senza una vera strategia..
e non per soffocarla, quanto piuttosto per confinarla entro la circoscrizione dei suoi stessi limiti..
poi la osservo..
la osservo migrare..
e ha un percorso che non contempla lati..
sembra interessarsi particolarmente a ogni millimetro di spazio libero sopra di sé.. per poi, quello ripercorrere, molto lentamente, in senso opposto..
sempre così..
immagino di starmene seduta a guardare questa cosa della quale ho deciso la forma come per caso..
e penso che piano piano la vedrò rallentare.. e poi ancora.. e ancora..
fino a quando, finalmente esausta, si fermerà..
ma sembra perpetuo, oggi, il suo movimento..
e io non ho potuto far molto di più se non evitarne l’ulteriore espandersi..
l’ho spinta dolcemente a raggrumarsi in un solido blocco che ora instancabilmente mi percorre..
non ho quasi spazio per respiri.. e d’azioni nemmeno a discuterne..
..
ora..
non che stando immobile passi..
fa solo meno male..
(è già qualcosa..)
tutto quello che fa male non è necessariamente malvagio mia cara brezza, talvolta ti aiuta a farti meno male. :) un sorriso. d.
RispondiEliminate sei un saggio.. l'ho sempre detto io.. ;).. grazie, davvero.. ti sorrido.. m.
RispondiEliminaUn saluto per oggi
RispondiEliminae un sorriso :) m.
heilà!.. bello bello vederti spuntar da queste parti!.. ti sorrido anch'io!.. m.
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