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foto di Rebecca Cairns

cit

"Ma forse in ogni zolla, a saperla leggere, c'è il campo intero."
#IBarbari #AlessandroBaricco

frasedelgiorno

(e non credere che ciò che scrivo sia inventato.
ciò che scrivo è ficcato qui:
fra sterno e nascita.
...)

24 novembre 2009

po'..

..
il po’ è una roba strana..
anche bella..
certo, a modo suo..
sarà che son fissata col tempo (una vita che gli faccio la corte e lui non mi si fila.. menomale.. altrimenti forse avrei già smesso d’osservarlo.. e quante, quante cose – che pure cogliendo mi son persa – avrei mancato anche solo di sfiorare)..
sarà che è lui ad abitarmi mente e cuore in una di quelle contemporanee che fanno tanto ‘non-univoco’ da apparir.. beh.. sincere, ecco..
sarà questo o sarà quello oppure un’altra cosa ancora, meglio se senza nome né recapito a farla sperar raggiungibile e dunque potenzialmente finita, se per po’ io intendo quasi sempre di quel tempo (mai solo mio).. unità..
di po’ ce ne son di lunghissimi e di estremamente brevi..
ai più volatili di quelli (ai più irreali, ai più sfuggenti, ai più indifferenti all’effetto.. insomma all'‘ermejo’ dei po’, per capirci) si è portati, chissàcome, ad associare quest’abusata parola (felicità)..
i brevissimi ‘po’ di tempo’ a me ricordano certe gomme da masticare che mi compravano da piccola.. che tu le vedevi e non erano chewing-gum normali, no.. stavano dentro un sacchettino.. tu aprivi e vedevi una specie di polverina (gialla o verde oppure arancione.. dipendeva dal gusto) in mezzo alla quale, se facevi tanto d’aver pazienza e tenere a freno l’ingordigia, potevi notare qualcosa balenare.. erano sempre granelli, ma più luccicanti.. a contatto con la lingua quella polverina si metteva senz’altro a frizzare.. scatenata, si faceva un chachacha coi fiocchi, lì, su quel microcosmo che a pensarci cosa sarà, d’area?.. misura certamente irrilevante.. eppure.. si vede che a loro bastava per dire ‘ragazzi guardate un po’ (!) dove siamo capitati!!’.. qualcuno di loro, il più previdente presumo, si portava dietro lo stereo (per forza dev’essere così che andava)..
quel po’, a volerci pensare, credo finisse in meno d’un secondo..
beh.. dei po’ lunghissimi ho meno da dire.. son quelli che ‘madonna.. non passa più!’..
io vivo di po’ (da un po’) dei quali ho perso concezione e misura..
ben lungi dal poter essere annoverati nell’una o nell’altra delle categorie finora ufficialmente riconosciute dal mio ‘sistema-ragione’, questi po’ son dotati di un avveniristico optional che potremmo anche definire del ‘continuumdoublecontinuous(andback)’..
è un po’ di tempo che lascio parlar le parole, al posto mio..
è un po’ di tempo che dentro a quegli spazi pieni d’assenza di vero significato sento come che.. non morirò..
è un po’ di tempo che fuori da quei pieni di tempo mancato avverto chiaramente che tra un solo istante.. finirò..
e..
insieme..
(le provo insieme, queste cose)..
il vero guaio credo sia che riesco a stupirmi solo d’un respiro ogni (suppergiù) cinquantamila di quelli che prendo e do..
a volte penso a come sarebbe se solo m’accadesse più spesso.. (magari anche solo uno sì e uno no)..
che succederebbe?
e chi lo sa?..
boh?..
forse..
(frizzerei?..)

2 commenti:

  1. ˜
    [è piccolo, d'accordo... ma, da vicino, si vede che frizza...]

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  2. sivedesivede (frizzafrizza).. sarà mica un'allucinazione?.. sorrido..

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