..
come se chiedessi d’essere ancorata..
ancora e ancora.. ancorata..
a uno spostarsi quando lo sento farsi veloce.. a una sola di queste particelle che le mie particelle attraversano reinventandosi un po’ più in là sul calendario.. a tutto quello che non c’è e non riconosco, in verità..
come se lo chiedessi, sì..
ancora e ancora.. ancorata..
si spezzano fili e resta vuoto d’ombre, invece, il cielo.. mare all’insù ad affacciarsi anche sopra ciò che mare non è.. perché è un po’ più in là che va.. e non solo sul calendario..
non è che non mi si voglia accontentare, lo sento..
è proprio questione di gravità..
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