..
e.. sì..
può senz’altro darsi che lo stia immaginando..
un fruscìo serpeggiante..
sommerso canto d’elettricità costretta entro forma angusto-cablata..
lo odo, eppure.. lo odo bene.. tanto che parrebbe naturale questo mio stato leggermente allarmato..
sotto sotto cerco la fonte d’un rumore ormai gigante nel suo esser così lieve da potersi paragonare a uno scherzo dell’ora.. (appena appena tardi, ma abbastanza per un silenzio non ancora assoluto)..
mi rispondo da me.. (come per la maggior parte delle cose)..
ecco..
è questo, è quello, non è nulla, è..
qualcosa..
ma m’inganno, dato che non c’è cosa che mi piaccia di più (che volete.. la carne è debole)..
m’inganno (euforia senza pillole.. che bella fortuna)..
m’inganno (dico ‘no che non è qualcosa’)..
solo un po’ di stanchezza.. non è vero che stia andando tutto storto, dev’esser colpa di ‘sta gobba che mi porto in giro non senza una punta d’orgoglio [immotivato, peraltro.. nemmeno avessi assolto a un compito.. o anche solo partecipato attivamente a uno straccio di missione.. tipo qualcosa di tanto determinante quanto un ‘thisistheproblem’ da suggerire a qualcuno appena prima dell’applauso-sipario-applauso.. macché show e must.. di roboante avanza semmai il go-on (nostranamente tiramm’innanz).. surgelato in cubetti e sotto le spoglie d’un prezzemolo che sa non smentirsi]..
esisterà anche l’indubbiamente ok, ok.. ma è roba da ricchi.. o forse solo da persone con diecidecimi per occhio (datemi una d.. datemi una a.. e per farla un po’ più breve la lince mettetecela su così, senza spelling).. quelli che lo san vedere sotto la polvere che è poi solo spostamento d’aria.. del mondo.. mentre gira.. e se ne va.. sparisce.. dietro un crocicchio di via cittadina.. portici antichi.. qualche passante.. un grigio di pioggia che lo vorrebbe dipinger triste, questo giorno.. e invece no.. finisce col farlo bello.. così.. (come lavato)..
e non è che somigli davvero a metaforico piangerci su..
che poi.. insomma..
tutto questo sale, nelle lacrime.. se sale e sale per forza scenderà..
è fisica (esistono delle leggi, mica storie)..
cavolo c’entra coi sentimenti?..
(nemmeno a spingere, guarda.. figuriamoci a parlarne)..
e di un amore profano?
RispondiEliminascherzi a parte, sai perchè nelle lacrime c'è il sale?
per disinfettare le ferite del cuore.
:)
sorrido.. la pioggia è dolce perfortuna.. (grazie per le parole che mi lasci) :).. m.
RispondiEliminamateria base, la polvere.
RispondiEliminache torna in circolo.
L'indubbiamente non fa parte dell'entropia, quindi della fisica del caos. E dato che, tutto sommato, goin' on with the show is something like accepting the chaos, penso che quel 'non è nulla' sia in qualcje modo materia in atto di emozionarsi, sapendo bene i rischi che si corrono, a farlo in un campo di grano (o in fondo all'oceano, o fra le nuvole, se è per questo).
RispondiEliminaanonimo: in effetti è un po' che starnutisco.. sgriderò la signora luisa.. inizia presto finisce presto ma la polvere torna in circolo lo stesso..
RispondiEliminadekker: sagace..
bravissima mil, questo pezzo mi piace troppo, c'è un bel ritmo, tanta ironia e un sapore di cinnamomo e pepe rosa che non ti dico. che faccio, te lo dico? no, proprio non te lo dico :)
RispondiEliminasorrido.. maccheè'stocinnamomo?.. vabbè, mi fido.. un abbraccio forte.. :))
RispondiEliminacinnamomo..un altro modo per chiamare la cannella :)
RispondiEliminaaaaaaaaah(nvedi quanto sò 'gnorante?) :))
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