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foto di Rebecca Cairns

cit

"Ma forse in ogni zolla, a saperla leggere, c'è il campo intero."
#IBarbari #AlessandroBaricco

frasedelgiorno

(e non credere che ciò che scrivo sia inventato.
ciò che scrivo è ficcato qui:
fra sterno e nascita.
...)

10 marzo 2010

solita(mente)..

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in generale nella vita non faccio nulla di speciale.. questo mi vado ripetendo mentre percorro piano le strade dell’eterno ritorno.. e stavolta non serve nemmeno diluire il tempo coi chilometri.. s’inverte la tensione alla velocità, ingoiata d’un fiato da questo bel silenzio.. e io me ne dondolo i perimetri tra le braccia che pur ho occupate.. a un tratto sento il solco tra gli occhi farsi più spesso.. solo.. solo al contrario, ecco.. così spesso da diventar profondo se lo guardo dall’esterno.. ma io invece è da dentro che lo avverto premermi forte la calotta.. penso d’esser contenta d’avere un cranio.. così.. non che c’entri qualcosa.. solo mi viene in mente.. e se mi viene in mente lo scrivo.. proprio come accade con tutto ciò che mi viene in mente e non dico.. non tutto scrivo.. solo quel che capita mi venga in mente nell’attimo in cui ho una tastiera sotto le mani e pensieri liberi ad attraversarmi quel solco.. no.. non faccio nulla di speciale nella vita.. di solito.. beh.. di solito vivo.. a volte lo penso.. mai lo dico.. ora lo scrivo.. per il resto del tempo lo faccio e basta..

3 commenti:

  1. Precisazione più che giusta ...
    Io però non mi limito a scrivere solo quando ho una tastiera sotto i polpastrelli a ubbidirmi fedele ... Io scrivo sui fazzolettini, sulle mani, sulla pelle, sulla carta igienica se proprio devo ... è più forte di me.
    Scrivere mi alleggerisce.
    è come se i miei pensieri non restassero ai loro posti, un gran rumore, un caos che si espande e mi fa sentire il cervello dilatarsi e non riuscire più ad essere contenuto dalla mia testa, che pulsa freneticamente. è cosi opprimente che devo scrivere ogni parola che dal caos si fa spazio. Fino a quando tutto diminuisce.
    Il tutto ritorna ad essere sopportabile. solo cosi abbasso la febbre del sentire.
    (Il dolore è alquanto vero, spero sia solo un mal di testa anormale, o forse mi stanno nascendo le noccioline nel cervello, umhhh..)
    Comunque sia, un bacio.

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  2. JO: ho vissuto qualcosa di simile a quel che stai vivendo tu.. non ti sprecare.. la meraviglia dell'essere sta nel non poter essere controllata.. scusa se mi permetto di darti consigli non richiesti.. ma ti ho letta un po' e mi ricordi molto me anni fa.. non sprecarla la vita.. a farla bella basti tu.. fidati.. non fa star meglio amare le sbarre della propria prigione.. prenditi cura di te.. coccolati.. abbracciati.. amati.. se non lo fai tu per prima l'affetto degli altri non sarà sufficiente a scioglierti il nodo di gelo che ti pesa in petto..
    un bacio a te, davvero di cuore..
    milena

    ps. non credo ci siano persone 'normali' in assoluto.. mi ha incuriosito molto la domanda che ti ponevi in uno dei tuoi post.. chissà che pensano gli 'altri'? i 'non malati'?.. io me la son fatta spesso.. a volte me la faccio ancora.. pensano ai figli, al lavoro, ai conti da pagare.. a quanto scottava la sabbia sotto i piedi quell'estate in cui ancora il mondo sembrava pulito e l'arcobaleno un sentiero raggiungibile.. pensano chissà che pensa quella ragazza che è appena passata e che sta tutta sola a scambiarsi le lacrime con la pioggia?.. amati per come sei, Jo.. e cerca di migliorarti, anche.. ma senza farti del male.. credi, si può.. si può anche sorridere alla tristezza.. e smettere di accarezzar la morte per averne meno paura..

    a: eheh.. ne ho almeno una dozzina.. uno per ogni angolo.. alla fine ne farò un bel falò :)

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