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foto di Rebecca Cairns

cit

"Ma forse in ogni zolla, a saperla leggere, c'è il campo intero."
#IBarbari #AlessandroBaricco

frasedelgiorno

(e non credere che ciò che scrivo sia inventato.
ciò che scrivo è ficcato qui:
fra sterno e nascita.
...)

30 aprile 2010

preferibilmententro..

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nell’auto dietro la mia c’è un ragazzo col collo lungo.. sembra un modì.. non privo di una certa bellezza, fors’anche lasciata intendere, per via d’uno di quei fantastici errori che poi s’archivieranno come dell’immaginazione scherzi, dall’occhiale scuro, probabilmente firmato (che per me fa poi lo stesso.. voglio dire, le marche mica le conosco.. e con ‘sta pecca convivo felicemente da almeno quasiquarant’anni.. per dire lei cucina, io lavo i piatti.. lei tira lo straccio per terra, io do di lustro ai vetri.. siamo rodate come la pista di montecarlo, insomma)..
guarda alla sua destra, mr. modì, che per il fatto d’esser nella stessa fila (per dirla con murphy è poi quella che non avanza mai.. mentre dall’altra parte il mondo sfreccia che nemmeno valentino), è anche la mia (destra)..
io ho uno spicchio di sole nell’occhio.. per questo, credo, invece di osservar la direzione, mi fisso su quello scuro accessorio.. però subito la curiosità mi vince e vedo che lì dove lui guarda, e dove io forse non avrei mai guardato se non ci fosse stato uno specchietto riflettente figura nonché un emisfero cerebrale a cogliere la sfacciata mendacità direzionale d’una superficie che immagini lasciasse combaciare, c’è una casa.. sarebbe stato un bel peccato non accorgermene.. non proprio capitale.. ma anche lui, nel suo piccolo, e forse allenandosi un po’, dai e dai son convinta si sarebbe saputo ritagliare la sua fettina di celebrità.. una cosa tipo ventimillesimo posto nel guinness dei peccati non gliel’avrebbe tolto nessuno, questo è certo.. non perché io non abbia mai visto una casa.. e nella fattispecie quella casa lì.. cioè, ci passo sempre davanti.. ma non mi ci ero mai fermata a quell’altezza dal semaforo, a quell’ora di quell’ultimo d’aprile (che è poi questo ma già non più lui.. [comesicambiapernonmorireeh?]..) mentre quell’ultimo d’aprile nel volgersi al proprio termine sia stato benedetto nonché preceduto da una settimana (tutta intera!) d’anticiclone.. e perciò la luce e della luce l’angolatura e dell’angolatura la simmetria è così assolutamente nuova per me che.. beh.. mi sento un po’ come la prima volta che son caduta in bicicletta..
vorrei potermi non rialzare più.. vorrei poterlo fare al più presto..
penso alle date di scadenza.. tutto dovrebbe averne una stampigliata sopra.. al codice a barre rinuncerei.. ma non alla data di scadenza..
soprattutto per momenti tali da contenere tutto e il suo contrario, servirebbe saperlo.. che è preferibile consumarli prima di rendersi conto che la fila in cui stai viaggiando non è più la tua.. perché lo dice anche la legge che è quella del vicino a dover avanzare.. e invece adesso.. ma chi l’avrebbe detto mai che bastava un verde di semaforo a designare un’avarìa?.. io no.. no di certo..
(beh.. avrei sbagliato)..

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