.. tesa di fragilità dissolte regolo l’emozioni con la pazienza dell’asina, e d’asina almeno fosse il latte che partendo dalle ginocchia mi va colando direi che non c’è male ché in morbidezza guadagnerebbero le membra.. ma pur se il non c’è male non è ancora bene e pur se nemmeno l’insufficienza di quello è conquistata sì da rendere alquanto pleonastico il paragone, davvero non mi va questo costante lavorìo di logica pretenziosa di precisioni, sicché piuttosto m’affido all’incompetente e assurda pienezza d’un respiro.. d’aria calda, a voler essere precisi..
(l’ottimismo non sta nel non vedere il bicchiere mezzo pieno ma nella fortunata predisposizione che alcuni hanno a ricavar piacere anche dal mezzo vuoto)..
soprattutto se quel mezzo vuoto è merito loro.
RispondiElimina(gluglu)
.. alla salute degli irriducibili che come me si ostinano a maledire il destino anche per il solo fatto che non esiste (non riuscendo a non credere di poter vivere in assenza di capri espiatori) :)
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