‘accade che le affinità d'anima non giungano ai gesti e alle parole ma rimangano effuse come un magnetismo.
è raro ma accade.
può darsi che sia vera soltanto la lontananza, vero l'oblio, vera la foglia secca più del fresco germoglio.
tanto e altro può darsi o dirsi.
comprendo la tua caparbia volontà di essere sempre assente perché solo così si manifesta la tua magia.
innumeri le astuzie che intendo.
insisto nel ricercarti nel fuscello e mai nell'albero spiegato, mai nel pieno, sempre nel vuoto: in quello che anche al trapano resiste.
era o non era la volontà dei numi che presidiano il tuo lontano focolare, strani multiformi multanimi animali domestici; fors'era così come mi pareva o non era.
ignoro se la mia inesistenza appaga il tuo destino, se la tua colma il mio che ne trabocca, se l'innocenza é una colpa oppure si coglie sulla soglia dei tuoi lari.
di me, di te tutto conosco, tutto ignoro.’
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