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foto di Rebecca Cairns

cit

"Ma forse in ogni zolla, a saperla leggere, c'è il campo intero."
#IBarbari #AlessandroBaricco

frasedelgiorno

(e non credere che ciò che scrivo sia inventato.
ciò che scrivo è ficcato qui:
fra sterno e nascita.
...)

25 gennaio 2013

1174(unestatefa)


estate.. c’è un frinire che pare insistenza di grilli accaldati.. da piccola avrei cercato di catturare loro, ma ora non mi avanza il fiato, o forse solo mi piace innamorarmi dell’immateriale di un suono.. così è quello che cerco di incidere, appostata, telefonino alla mano, caricatura di detective.. cammino mi accuccio, tendo il braccio e della di lui protesi elettronica da un lato.. con l’altra mano, quella nuda, cerco la ruvidezza di un tronco lì vicino (mi sa di casa, mi calma, mi appaga).. spengo, riavvolgo, ascolto.. ma ci sono solo steli d’erba secca che gridano vendetta alle infradito prima e al sedere poi.. l’immateriale è fuggito.. credo si dovrebbe aggiungere un ancora (senza accenti, perché la voglia di volare quando viene mica avverte)..
il sole prima di sparire si allarga, sembra un po’ un oraomaipiù di quelli seri, tipo banzai che non si pentono, che ci sia di andar di stiletto o di benzodiazepine (non lasciano messaggi neanche loro, forse lo hanno imparato dalla voglia di volare).. c’è un prima, un’azione e un poi che cambia gli assetti..
mi riscuoto..
il sole non c’è più, il suono non è rimasto in trappola..
ma il frinire continua..
credo si dovrebbe aggiungere un incredibilmente..


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