accade in certi giorni che il giorno si riversi liquido sul pavimento del tempo dove a tentoni vado camminando eretta, a conservare una parvenza di dignità che mai mi è appartenuta.. e che mi scivoli il passo padre d’ogni dopo su quella grande pozza di frustrazione fatta di ore impercorribili se non in un sonno che già ne faccia memoria, ancor prima del loro essersi trascorrendo trascorse.. della caduta l’osso sacro non ringrazia ma il dito indice della mano destra si produce impertinente in un guizzo di forse insano estro trovando diletto nel tracciar angoli che guardino in alto come parentesi in accenni di sorrisi senza volto modellando quel materiale di tempo.. forse con l’idea balzana di non doverlo domani considerar sprecato..
foto: keep the bloom on the rose by phusaki
Accade anche a me. Anzi, accade di continuo come un deja vu. Che noia. E l'osso sacro duole. E l'osso è acre.
RispondiEliminail giorno si riversa e crea figure su quel pavimento, credo valga la pena di non addormentarsi anche solo per guardarle quelle figure...
RispondiEliminaun abbraccio :)
squil: ma sai che non l'avrei mai detto?.. che capitava anche a te, intendo.. ti ho sempre creduto uno con un sacco di alter-ego pronti a sorreggerlo un attimo prima del tonf.. ok.. ritratto.. quelli li ho anch'io.. ecco.. e finisce che ci facciamo tante belle cadute in compagnia e un bel po' di risate (che vuoi, son solidali più di certi mercati)..
RispondiEliminapuntualizzazione: scherzo..
due: ti sorrido..
tre: bello ritrovarti qui..
naimablu: non so se sono sveglia anche mentre dormo o se dormo anche mentre sono sveglia.. l'unica cosa che non cambia pur cambiando sono giusto le figure..
ti abbraccio anch'io.. :)
Ehm... già... ma non dirlo a nessuno. Sai, ho una reputazione. :)
RispondiEliminaNonostante dolga, l'osso acre, ci rialziamo e continuiamo il nostro svolgimento a piè pari. A volte anche con un briciolo di orgoglio, se le situazioni lo meritano e lo consentono. Però che male...