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mi piacerebbe, a volte, la furia dei tasti di un tempo, e fremito d’anticipazione da impatto per polpastrelli dal callo latente.. che è poi un po’ come un tuttobene.. sapere di doverli pigiare via, certi silenzi dolciastri con la testardaggine del qualcosa da dire.. e che infine sia sciocchezza cosa mai potrà?.. di solito sillabe due.. mantra maledetto che rimanda al perduto oblio.. il tempo lancia lontano.. dice da laggiù la memoria smette.. ma non è mica vero.. resta la sciocchezza di sillabe due.. consumate.. dolciastro silenzio prima e dopo.. e sopra.. e sotto.. praticamente un perimetro..
apoteosi dell’uffa..
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'dobbiamo pensare che tutto ciò che ci tormenta è ben piccola cosa visto dalle lontanissime stelle?(s. b.)
oppure, proprio perché siamo piccola cosa, dobbiamo combattere per la nostra briciola di giustizia, o le stelle crolleranno?'da PensieriParole
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