sono puntino e vortice.. forse più puntino che vortice..o anche solo puntino di vortice.. e raccolgo e stremino e passo di passi incerti d’onde d’aria qual ghirlanda, e furiosa di spazi sempre un po’ troppo esigui, m’agito.. causo caos, anche, ai frammenti che seminati e orfani nel giacere più non trovano quel conforto che pur, se sol l’avessi, proverei io (ma non è certo)..
“o sicuro, secreto e fido porto,
dove, fuor di gran pelago, due stelle
le più chiare del cielo, e le più belle,
dopo una lunga e cieca via m’han scorto.
ora io perdono al vento e al mar il torto,
che m’hanno con gravissime procelle
fatto sin qui; poi che se non per quelle,
io non potea fruir tanto conforto”
(la)
dove, fuor di gran pelago, due stelle
le più chiare del cielo, e le più belle,
dopo una lunga e cieca via m’han scorto.
ora io perdono al vento e al mar il torto,
che m’hanno con gravissime procelle
fatto sin qui; poi che se non per quelle,
io non potea fruir tanto conforto”
(la)
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